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UCRAINA | Iniziata la seconda fase del conflitto

Continuano i bombardamenti nel territorio ucraino, al cinquantacinquesimo giorno del conflitto.

È sempre Mariupol la città sotto assedio, con i russi che non hanno risparmiato l’acciaieria di Azovstal. Intanto Sergej Labrov ha parlato di “seconda fasedell’operazione in Ucraina, senza farsi mancare qualche frecciatina al presidente ucraino Volodymyr Zelensky

 
Mariupol, attaccata acciaieria di Azovstal e dintorni

Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha parlato alla televisione ucraina, affermando che circa 40.000 civili sono stati deportati con la forza dalla città e mandati in Russia. Il sindaco ha anche aggiunto che i dati sono stati presi e verificati dal registro municipale. Ma questo non è tutto.

Infatti, secondo quanto riferito da Svyatoslav Palamar, vice comandante del battaglione Azov, l’acciaieria di Azovstal è stata completamente distrutta. L’acciaieria era l’ultimo baluardo della resistenza ucraina a Mariupol. Inoltre, secondo quanto riportato dalla tv di stato Russa, 120 civili che erano rifugiati nell’acciaieria sono riusciti ad uscire dopo l’ultimatum. D’altro canto, però, i russi hanno bombardato un ospedale vicino Azovstal. Lo fa sapere su Twitter il parlamentare ucraino Sergiy Taruta, che parla di circa “300 persone sotto le macerie, compresi bambini“. La notizia l’ha riportata l’agenzia di stampa Ucraina Unian

 

L’acciaieria Azovstal vista in lontananza
 
Mosca, Lavrov “Iniziata seconda fase dell’operazione in Ucraina”

Nell’ultimo giorno di conflitto ha parlato Sergej Labrov, chiarendo diversi punti sul conflitto.

In un’intervista concessa all’India Today, infatti, il ministro russo ha detto che la Russianon userà armi nucleari nel conflitto“, ma che ha comunque “iniziato la seconda fase dell’operazione speciale in Ucraina”. Non mancano, inoltre, parole poco amichevoli nei confronti di Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, definendolo come uno “non serio” perché “cambia continuamente punto di vista in direzioni diametralmente opposte”.

Infine, in merito alla seconda fase citata da Lavrov, l’intelligence britannica ha ipotizzato l’inizio di una nuova fase in Ucraina segnata da una guerra “di logoramento che potrebbe durare diversi mesi“. Lo ha detto un portavoce di Downing Street, correggendo il tiro rispetto a previsioni precedenti secondo cui Mosca, in caso di mancato sfondamento iniziale, avrebbe corso il rischio di ritrovarsi rapidamente senza risorse sufficienti a proseguire il conflitto.

Sergey Lavrov, Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa
 
I numeri della guerra, gli aggiornamenti

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, ha denunciato su Twitter 147 attacchi russi nelle strutture sanitarie ucraine da inizio guerra, provocando 73 morti. “L’Organizzazione mondiale della sanità condanna l’aumento di raid sull’assistenza sanitaria. Devono fermarsi. La guerra non sarà una soluzione. Ancora una volta, chiedo alla Russia di porvi fine”.

Inoltre, sempre da inizio guerra, quasi 880mila persone (di cui 164mila bambini) sono arrivate in Russia dall’Ucraina e dalle repubbliche autoproclamate del Donbass. A riportarlo stavolta è l’agenzia russa Tass, avvalendosi di fonti istituzionali. 

Infine, sono 205 i bambini uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo rende noto il procuratore generale ucraino nell’aggiornamento quotidiano del bollettino della guerra, aggiungendo che i bambini feriti dall’inizio delle ostilità sono 367.

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